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Teatro

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Confintango

In un chissà dove, forse di qua, forse di là, c'è chi litiga per un pallone che finisce sempre dalla parte sbagliata, chi si danna fra la pronuncia inglese o latina di una parola, chi guarda la tv, chi la fa, chi si lascia cullare da una dolce poesia mai detta, chi non riesce a baciarsi e chi prende il bus sbagliato.
Ma la musica, forse un tango disarticolato, rimetterà tutto al suo posto.

testo teatrale bilingue di Bruno Zucchermaglio
rappresentato nel 2001

VAI AL SITO DI "CONFINTANGO"

L'uomo che andava in giro con la sua testa


"L'uomo che andava in giro con la sua testa" (2012), è un testo teatrale di Bruno Zucchermaglio, finalista al concorso internazionale di drammaturgia "Alexander Langer - 10 punti per la convivenza", 2012.
Il testo è ancora inedito.

...

FRAU - Ah ah ah…! Ma sei ridicolo, ridicolo! Siete ridicoli. Sei ingabbiato lì dentro e
ancora non sei riuscito a deciderti! Tedesco, italiano o ladino? Deciditi deciditi deciditi! Su
su su! Forza! Veloce, non abbiamo tempo da perdere, qui!

DONNA - Non riesce, non è capace, non ne è in grado. Non ha ancora sviluppato la sua
identità, la sua integrità. Non ce la fa, non ce la fa… Poverino. Direi che mi fa pena, in
qualche modo… se non sapessi che è egli stesso la causa della sua sofferenza, del suo
struggimento, del suo continuo e cantilenante lamentarsi… Se ne sta lì tutto il giorno a
dimenarsi dicendo, e lagnandosi soprattutto, di essere ingabbiato, rinchiuso, ristretto,
costretto, coartato, ih ih ih, che bella parola: coartato! E se ne sta lì e non capisce, non
comprende, quanto sarebbe semplice, per lui, sì, ma non solo per lui, bensì per tutti,
anche per tutti noi, sì, (urla) PER TUTTI! Quanto sarebbe facile non pensare a quella
gabbia, che poi di fatto gabbia non è…, e vivere tranquillamente, imperturbabilmente,
come fanno gli altri, come farebbero gli altri se non ci fossero poche, pochissime, ed
egoistiche persone, come lui, sì, sì, sì, perché lui è un egoista, eh sì…. I suoi sostenitori, i
suoi ammiratori, i suoi seguaci son tutti lì a dipingerlo come un uomo aperto, tollerante,
lungimirante, benpensante no, questa definizione è troppo conservatrice e borghese… ma
dicevamo che i suoi fiancheggiatori lo definiscono privo di pregiudizi e altruista…. Quando invece il suo atteggiamento e la sua testardaggine altro non sono se non espressioni tangibili del suo egoismo e della sua ottusità, irremovibilità per non dire limitatezza. Così facendo, lui e quei quattro sedicenti “obiettori etnici”, che come gli obiettori di coscienza militare in carcere dovrebbero stare! … Infatti in qualche modo è proprio lì che stanno visto che con il loro modo di fare sono essi stessi artefici della percezione di quella gabbia in cui credono di essere rinchiusi e che invece gli altri, accettandola per quello che è, nemmeno vedono, nemmeno considerano, nemmeno intravedono, finendo con non doversi neppure porre il problema se accettarla o meno perché così facendo alla fine essa non c’è!

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LA GALLINA DELL'AMORE
Follie teatrali in un cortile d'estate

di Bruno Zucchermaglio

con

Gianluca Iocolano
Philipp Botes
Laura Zucchermaglio
Marina Cagliari
Eleonora H. Angeli

musica - Sax:
Doris Hilpold

luce e suono:
Stephan Miglioranza

MAN - Basta, smettila, smettetela! Io mi rifiuto di farmi ingabbiare, di assecondare la
vostra schedatura etnica, di farmi catalogare, di essere un elemento inerte di un catasto
etnico, di accondiscendere al vostro sistema basato su blocchi a compartimenti stagni e
non comunicanti, privi di zone grigie, caratterizzato da una nitida delimitazione senza
sfumature di ombra.

FRAU - (Ride sguaiatamente e con veemente e sprezzante ironia) Uah! Ah ah! Come se
non ci fossero già, e da sempre, questi blocchi, queste delimitazioni, questo catasto.
Come sei ingenuo, come sei naïf, si dice così, no? Lo sai che cosa mi fa più arrabbiare? È
che hai ragione. Credi che non lo sappia? Alla fine tu hai ragione: il censimento etnico è
una gabbia… (Con veemenza) Ma è possibile che un uomo ritenuto così intelligente come
te non comprenda che tutto il sistema in cui viviamo è sempre e comunque un gigantesco catasto?

regia: Bruno Zucchermaglio

...

NON TORNO PIÙ

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Si tratta di uno spettacolo dallo stile giocoso e divertente, fondato soprattutto su giochi di parole e nonsense, su luoghi comuni, ironie e parodie della vita quotidiana (e di quella sognata) in una terra di confine ricca di spunti per riflettere e imparare a non prendersi troppo sul serio. Cinque colori, interpretati da cinque attori, si scambiano battute comiche ed assurde, all’improvviso realistiche e tragicamente comiche, con l’ausilio di un sax dolce e triste, melodico e scherzoso, suonato da una bellissima musicista che cuce l’insieme della follia teatrale in un sogno forse mai sognato.


Scritto e diretto da Bruno Zucchermaglio, lo spettacolo è interpretato da Gianluca Iocolano, Philipp Botes, Laura Zucchermaglio, Marina Cagliari ed Eleonora H. Angeli, mentre le musiche sono di Doris Hilpold (al sax) e le luci di Stephan Miglioranza.
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NON TORNO PIÙ
di Bruno Zucchermaglio

con
Margherita Baccelliere
Alexandra Hofer
Laura Zucchermaglio
Marina Cagliari

Silvia Volpato
Maria Pircher

luci e suono
Andreas Vale

Questo testo teatrale è stato rappresentato nell'estate del 2008

costumi
Sieglinde Michaeler
Walter Granuzzo

traduzioni
Sabina Lusser
Alexandra Hofer

regia
Bruno Zucchermaglio

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“Non torno più” è il proposito che Patrizia non riesce mai a mettere in pratica, anche perché è da anni che vorrebbe abbandonare la piccola cittadina altoatesina in cui abita, ma in realtà non parte mai. In diretto contrasto con Patrizia, Sophie vive in continuo movimento, tuffandosi in pieno in tutto quello che la piccola città di provincia può offrire.
Mentre le due protagoniste affrontano con fatica la cruda realtà di un’età adulta che vorrebbero rimandare, intorno a loro prendono corpo i ricordi di un’infanzia e di un’adolescenza vissute con allegria e spensieratezza, ma in cui già si delineano conflitti personali e scontri etnico-linguistici, derisi e sbeffeggiati quanto sofferti.

Questo testo teatrale è stato rappresentato nel 2004

Indovina chi viene a Törggelen?
Rat mal, wer zum Törggelen kommt?

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Non torno più. 2004. Alexandra Hofer e Margherita Baccelliere nei ruoli di Sophie e di Patrizia

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Non torno più. 2004. Silvia Volpato, Alexandra Hofer, Maria Pircher, Laura Zucchermaglio e Marina Cagliari nei ruoli di Annalena, Sophie, Lisa, Daniela e Federica

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Non torno più. 2004. Laura Zucchermaglio, Marina Cagliari, Maria Pircher, Margherita Baccelliere e Alexandra Hofer nei ruoli di Daniela, Federica, Lisa, Patrizia e Sophie

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Non torno più. 2004. Margherita Baccelliere nel ruolo di Patrizia

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Non torno più. 2004. Laura Zucchermaglio nel ruolo di Daniela

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Non torno più. 2004. Margherita Baccelliere, Marina Cagliari, Alexandra Hofer, Laura Zucchermaglio, Silvia Volpato e Maria Pircher in una scena collettiva

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Non torno più. 2004. Marina Cagliai nel ruolo di Federica

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Non torno più. 2004. Maria Pircher nel ruolo di Lisa

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Non torno più. 2004. Margherita Baccelliere nel ruolo della protagonista della rappresentazione teatrale, Patrizia

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Non torno più. 2004. Alexandra Hofer nel ruolo della deuteragonista della rappresentazione teatrale, Sophie

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Non torno più. 2004. Alexandra Hofer e Margherita Baccelliere nella scena finale

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Non torno più. 2004. Silvia Volpato, Maria Pircher, Marina Cagliari, Laura Zucchermaglio, Alexandra Hofer e Margherita Baccelliere nell'epilogo della rappresentazione

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Indovina chi viene a Törggelen? 2003-2004. La locandina di una replica al Teatro Puccini di Merano (BZ)

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Indovina chi viene a Törggelen? 2003-2004. Le attrici Marina Cagliari, Franziska Stubenruss, Margherita Baccelliere e Laura Zucchermaglio in scena

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Indovina chi viene a Törggelen? 2003-2004. Margherita Baccelliere in scena; dietro si intravede Laura Zucchermaglio

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Indovina chi viene a Törggelen? 2003-2004. Le attrici Margherita Baccelliere e Laura Zucchermaglio in scena

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Indovina chi viene a Törggelen? 2003-2004. Le attrici Marina Cagliari e Franziska Stubenruss in scena

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Indovina chi viene a Törggelen? 2003-2004. Le attrici Alexandra Hofer, Margherita Baccelliere e Laura Zucchermaglio in scena

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Indovina chi viene a Törggelen? 2003-2004. Bruno Zucchermaglio, autore del testo e regista dello spettacolo

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Indovina chi viene a Törggelen? 2003-2004. Doris Hilpold, musicista che ha accompagnato lo spettacolo

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Indovina chi viene a Törggelen? 2003-2004. Silvia Volpato, aiuto regista

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Indovina chi viene a Törggelen? 2003-2004. Le attrici Alexandra Hofer, Margherita Baccelliere e Laura Zucchermaglio in scena

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Indovina chi viene a Törggelen? 2003-2004. L'attrice Alexandra Hofer in scena

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Indovina chi viene a Törggelen? 2003-2004. L'attrice Margherita Baccelliere in scena

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Indovina chi viene a Törggelen? 2003-2004. Le attrici Franziska Stubenruss, Marina Cagliari e Alexandra Hofer in scena

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Indovina chi viene a Törggelen? 2003-2004. L'attrice Margherita Baccelliere in scena

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Indovina chi viene a Törggelen? 2003-2004. Le attrici Marina Cagliari, Franziska Stubenruss, Alexandra Hofer, Laura Zucchermaglio e Margherita Baccelliere durante la scena finale dello spettacolo

spettacolo teatrale
di Bruno Zucchermaglio

con
Margherita Baccelliere,
Alexandra Hofer
Laura Zucchermaglio
Marina Cagliari
Franziska Stubenruss

live music
Luca Masiello

aiuto regia
Silvia Volpato

light & sound
Riccardo Valente, Matteo Oliva

guitar

José Ramon Gorret

vox & flute
Doris Hilpold

regia
Bruno Zucchermaglio

Inevitabile il rimando al noto film di Kramer (1967, con Katharine Hepburn e Sidney Poitier) anche se qui l'ambientazione è più nostrana: l'Alto Adige, il Südtirol, con le sue paure, nevrosi, inconsapevoli comicità ed isterie. Mentre il globo affronta problemi di intolleranza razziale e religiosa, di povertà e negazioni delle libertà, in Alto Adige - Südtirol ci si accapiglia (a volte anche con ironia) nell'orticello di casa. Lo spettacolo è interpretato in italiano e tedesco.

Dieses Stück beinhaltet Analogien zu dem bekannten Film vom Regisseur Kramer (1967, mit Katharine Hepburn und Sidney Poitier) auch wenn hier die Umgebung auf Südtirol bezogen wird, Südtirol - Alto Adige mit seinen neurotischen Ängsten, der unbewussten Komik und seinen Hysterien. Während der Rest der Welt Probleme wie Rassen-diskriminierung, Probleme der religiösen Art, Armut und Verneinung der Freiheit zu bewältigen versucht, ist man hier in Südtirol besessen darauf die "kleinen persönichlen" Probleme zu bewältigen (auch wenn manchmal mit sehr viel Ironie). Das Stück wird in italienischer und deutscher Sprache gespielt.

Contatti

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Contatti:
bruno.zucchermaglio@gmail.com

Questo testo teatrale è stato rappresentato nella stagione teatrale 2003-2004.